BUSINESS STREET LUNCH

 

 

Non c’è evento senza degna conclusione. Non c’è evento senza cibo. A me piace  lo street food d’autore e mi piace servirlo nei miei business lunch. Mix&match tra ingredienti di prima qualità e modalità di consumo street style. Questa è la formula gourmet che ho proposto a Warrant Group, sfidando il destino che mi ha fatto incontrare questo nuovo cliente emiliano. Già l’Emilia Romagna…. terra di buongustai e di buon cibo. Ho giocato sul loro terreno, scegliendo di contaminare i sandwich e le quiche alle verdure, con i formati piccoli, che prediligo (perché più chic) e prodotti fortemente connotanti, come il culatello. Ho colto suggestioni anche in altre regioni, perché crossover e contaminazioni sono il mio pane. Quindi via libera anche a bocconcini di bufala ricca, con pomodorini confit e, come dessert, cannoli siciliani rivisitati. (Committenti simpaticissimi e buongustai. Cosa voglio di più dalla vita?)

 

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GALATEO DA FINGER FOOD

Come per la stagionalità dei menù e per le modalità con cui si apparecchia una tavola, anche per il food negli eventi esiste un galateo. Esiste un modo corretto e uno meno professionale di progettare e presentare un’offerta di food in un evento.

In un convegno, che duri l’intera giornata, si serve un light lunch, non del finger food. E’ buona regola, in questi casi, provvedere una pranzo seduti, anche se si sceglie l’opzione a buffet. Quanto meno prevedere tavoli d’appoggio, se proprio lo spazio non consente altre soluzioni.

Il finger food si serve a passaggio o si posiziona sul tavolo, preferendo contenitori singoli. la mia preferenza va al servizio a passaggio.

Se gli appetizer sono posti in vassoi o piatti devono essere serviti con appositi attrezzi, pertanto è necessario offrire agli ospiti dei piattini su cui collocare le proprie porzioni.

In caso di lunch a buffet sono sempre necessari almeno dei tavoli di appoggio. E’ quanto mai scomodo tenere in bilico un piatto e un bicchiere di vino nell’altra mano, cercare di assaggiare il pranzo e parlare contemporaneamente con la gente.

Tengo sempre conto di questi 4 semplici principi, che valgono sempre, quando realizzo un’offerta per un cliente. Il nostro lavoro di private chef non si esaurisce nel pensare un menù e cucinarlo. Ma è un valore aggiunto imprescindibile, per il successo di un evento, offrire la giusta modalità di servizio.

 

PICCOLO APERITIVO AL WORKSHOP TECNICO

 

 

 

 

 

Un nuovo evento preparato, un nuovo tavolo allestito, un nuovo mal di schiena quasi archiviato. È un aperitivo che ho preprato ieri per un cliente storico: l’Istituto Italiano Imballaggio. Ma ciò che rende questo lavoro ancora più importante è che l’evento è stato gestito in collaborazione con altre due importanti associazioni nazionali di costruttori di macchine per l’industria, come Ucima e Anima, che per me sono stati una nuova esperienza.

L’evento era una presentazione di un prodotto editoriale. Seppure fosse di natura ben più tecnica che glamour, la stagione e il numero degli invitati mi ha permesso di fare un allestimento semplice, ma elegante. Erano solo 50 persone per un cocktail, alle 17.30. Ho servito prosecco freddo – le bollicine fanno subito festa – e tanti analcolici colorati – che fanno festa e salvano i punti della patente agli ospiti che si metteranno in viaggio a fine evento. Ho accompagnato con finger food. Il menù prevedeva i mini quiche di pasta di pane con verdure e ricotta e un misto di samosa e fagottini di pasta phillo con vari ripieni e salsa di soia, a smorzare le spezie. E una varietà di focaccine farcite, per accontentare anche i palati più nazionalisti.

Per questo cliente ho spesso realizzato allestimenti usando il packaging. Questa volta ho scelto di servire cibo che ricordasse il packaging, nella forma e che, come un imballaggio, contenesse del cibo. E per valorizzarlo, ho usato i miei piatti e i vassoi antichi per l’allestimento e il servizio.

PARTY TIME. PRIVATE CHEF PER UNA SERATA SPECIALE

Lavorare per gli amici ha pro e contro. Tra i pro c’è che ci metti il cuore al 100%, oltre alla professionalità e poi ti senti a casa, un po’ come nelle mie serate allo Zinc, in cui mi sono sempre divertito come un pazzo. A questo giro di contro zero. Grazie Simonetta, sei la cliente perfetta.

Questa è la storia della festa di un’amica. Un anniversario importante, festeggiato a casa, con gli amici della vita, in un’atmosfera calda e informale Un bel mix. Mi è stato chiesto di inventarmi un menù per trasformare una serata tra amici in una cena gourmet, che non perdesse però l’atmosfera di intimità e di rilassatezza che era uno dei principali desiderata della mia committente.

Ecco l’esperienza che ho proposto:

Spritz dello chef
Cannoli della Magna Grecia: tartare di tonno e Tzatziki

Fagottini orientali e samosa assortiti

Chips di verdure disidratate

Pane farcito assortito e grissini artigianali
Primi
Fiore di lasagnetta ai carciofi
Gnocchi di zucca burro fuso e amaretti
Secondi
Tonno scottato con sesamo nero e uova di tobiko
Boulette di tartare di Fassona con senape all’arancio
Dolce
Millefoglie monodose con crema pasticcera e frutta fresca (che è il dolce preferito della padrona di casa).
Un grazie speciale al sommelier Michi Mamoli e a La CiecaPink per la consulenza e la fornitura del vino.

A PROPOSITO DI MENTALISTI E QUANTUM LEAP

Se vi chiedete che c’entra con il quantum leap un cuoco in fissa con l’olio evo e il Salento, con il ramen e la ricciola, con i cani e i viaggi, non so proprio che dirvi. In realtà il trait d’union sono le lunghe chiacchierate di fine estate con Vincenzo Todisco, la passione comune per il cibo autentico e un certo stupore, che a volte si suscita nelle persone. Ed ecco che si arriva al salto quantico (il quantum leap, appunto) e si viene proiettati in un castello medievale, a ordire un menù segreto per un evento importante, nella qualità dei palati e nei numeri.

Curerò la cucina per l’evento QSL Italia,  che si terrà il prossimo 6 novembre al Castello di Carimate.

Per il menù mi farò ispirare dal video dell’evento

Sto pensando a piatti leggeri per il business lunch, che sarà a buffet, per velocizzare le operazioni e favorire la conoscenza tra i partecipanti al convegno.

Per la cena invece ho in mente un menù della tradizione italiana e francese, con fois gras, ravioli, petto d’anatra laccato. Il cibo sarà rivisitato e trasportato nel futuro, utilizzando contemporanee tecniche di cottura e curando l’estetica dei piatti.

DAL CIBO BUONO AL CIBO GIUSTO. LA MIA MERENDA A EXPOGATE

Lunedì pomeriggio ho collaborato a un evento con protagonisti i bambini, accompagnati da nonni e genitori, condotto e organizzato dai fondatori di Expopportunity Fabrizio Bellavista e Luisa Cozzi. La sfida era preparare una merenda gourmet ma semplice e divertente. Ho lavorato ancora con la paper designer Francesca Meana per l’Associazione Gifasp. Ho servito biscotti assortiti al cioccolato, alla vaniglia con scaglie di cioccolato e alla cannella e ho raccontato al pubblico le ricette. Vassoi svuotati all’istante! Abbiamo regalato, come gadget, una mousse ai 3 cioccolati in barattolino, contenuta in una scatoletta in cartoncino, riusabile come vasetto per i fiori. Un evento diverso dal solito, che mi ha divertito. Gli altri protagonisti della giornata sono stati la past president Fulvia Lo Duca, Eliana Farotto di Comieco, Alessandta Alessi per WeArePackagingFans, il Presidente Emilio Albertini, I Poeticanti e lo scrittore Lorenzo Marini.

EXPO-MERENDA FOR KIDS ONLY!

La merenda per bambini è uno dei tanti dibattiti aperti oggi, con i problemi di malnutrizione di molta parte della terra ei gravi casi di obesità, purtroppo anche infantile, dei paesi occidentali.

Il ciclo di incontri “Dal buon cibo al cibo giusto” a cui prendo parte anche io, questa volta invita i bambini a merenda. Coniugando i temi del packaging, della conservazione e della merenda gourmet, ma sana, Gifasp (Associazione fabbricanti astucci pieghevoli) sceglie di parlare al target famiglie, per far riflettere sul ruolo del packaging nella lotta contro lo spreco alimentare.

Adoro i bambini, mi fanno ridere e mi danno sempre la carica. La mia merenda sarà un po’ anche un gioco che coinvolgerà i presenti, che potranno assaggiare biscotti personalizzati al momento e portarsi a casa una scatola dolcissima, realizzata dall’amica paper designer Francesca Meana.

Dopo l’evento, su questo blog, anche le ricette per realizzare i biscotti e il dolce in scatola, a sorpresa. Stay tuned!

Venite tutti con i vostri bambini e ragazzi! vi aspetto il 5 ottobre a Expo Gate alle 17.15. Sotto l’invito

INVITO Gifasp. Dal buon cibo al cibo giusto - 5 ottobre - packaging

LA CIECA PINK. IN VINO VERITAS E FINGER FOOD. 

Ho fatto un collaborazione con la costola di Adamo della celebre enoteca milanese La Cieca. Per  la CiecaPink insieme all’amico sommelier Michi Mamoli ho realizzato un menù di assaggi per la degustazione estiva.

Ho servito alcuni dei piatti che preferisco: bicchierini di gazpacho con bufaline è polvere di pesto, polpo e patate in cono, cous cous agli agrumi e cannoli siciliani con tartare di tonno e tzatziki.

PARTY TIME. LÀ DOVE BRAND, DESIGN E PACKAGING SONO IL PANE QUOTIDIANO. EVENTO CBA DESIGN.

Ho conosciuto Gianfranco Siano, CEO di CBA e ci siamo subito intesi. In occasione del loro meeting internazionale hanno ospitato a Milano i colleghi del network. Ho seguito per loro il food dei vari eventi. Ieri sera grande festa di fine lavori nella sede dell’agenzia, un magnifico loft con terrazza. La mia postazione di lavoro era un grande cubo di vetro nel mezzo della terrazza. La cosa che mi ha reso felice è stato lavorare ancora con gli amici del Pravda e dello Zinc, con il Djset di Terry Birardi.

Ho creato un menù appositamente per l’evento, che fosse, italiano, con qualche incursione internazionale, sfizioso e adatto al consumo in piedi.

Emulsione di ricotta su pane carasau, mini piadina con culatello, gazpacho in vasetto, boulette di risotto milanese con pesto e pinoli freschi, mini vengan burger, con pane di Zanotti in V Giornate, e senape all’arancia, cannoli siciliani salati con tartare di tonno e salmone e paccheri con burrata e pomodorini confit. Praticamente il giro d’Italia culinario, vista la presenza di stranieri così forte. Gran festa, comunque. Full bar e musica.

BENTOCOCKTAIL APERITIVO IN “SCATOLA”

Sta diventando una tradizione servire un aperitivo nella scatoletta. Già che siamo in tema di packaging, ho pensato di usarlo in tutti i modi, esponendolo e mettendo in evidenza quanto possa bastare a se stesso. Ne ho voluto esaltare le funzioni. Gli apertivi li servirò in bottigliette monodose, dal vino ai ready to drink, allo champagne, collocati in un frigo da bar con porta di vetro, esposto al centro dello stand. Il menù di finger food prevede muffin salati assortiti con tonno affumicato, con pomodorini o con verdure, rigorosamente servite in scatolette griffate con il logo della manifestazione. Per finire gelatine di frutta double lemnon, uva, tangerine e ananas servite in barattolini con chiusura ermetica.