Con queste rassicuranti e per nulla ansiogene parole del regista Justin Reardon, è iniziata l’avventura sul set Heineken al Sofia Hotel di Barcellona. Il riferimento del regista era chiaramente riferito al fatto che protagonista assoluto sarebbero state le mie tapas e naturalmente lei: la birra Heineken. Tra PPM, spesa, prove, visita location, fitting e shooting, il tempo di permanenza previsto è di una settimana tonda in Cataluña, con la mia assistente Ilaria Alessi.


Come sempre si parte in sordina, spesa, prove, forno che non va, tutto da rifare, altre prove, foto, confronto con agenzia italiana e agenzia olandese, con il regista americano e la cliente, riunioni, fitting dei piatti, mise en place, altre riunioni, finalmente trasferimento in location. E scatta la due giorni di shooting in notturna. Non so bene cosa sia che ti tiene in piedi, con l’attenzione fissa su quello che devi fare, che ti permette di procedere nei tempi, anche dopo 15 ore di operatività. Io la chiamo adrenalina. E quando scende son dolori. Dormirò, soddisfatto, 3 giorni.

