Una cosa mi è mancata finora a Parigi: un cocktail ben fatto. I Francesi sono più da verre à vin. Mi adatto, ma fremo per un Bloody Mary denso e piccante. Su consiglio del mixologist milanese Oscar Quagliarini, che a Parigi ha lavorato, per la start up del Grazie, sono andato a provare il Gravity bar. Bella location, con tavolini in cemento e sedute di legno e lini, nel dehors e un soffitto con giochi di legno chiaro, nella piccola sala. Su un lato, affacciato sulla vetrina, si trova il bancone. Ordiniamo una variante del Moscow Mule, che ci servono in uno skaker americano. Per accompagnare, scegliamo una tarte d’oignon con salsa di yogurt greco e una boline con finocchi e chutney. Carino, educato e ben presentato…un pizzico di sale di troppo nell’addition forse, ma sorseggisre un drink seduti all’aperto, a Parigi a novembre, proprio non ha prezzo. 

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