Racconterò un’altra volta il backstage dell’evento.
Oggi mi godo la quiete dopo la tempesta e il relax, i picchi di gioia e i flashback, il mal di schiena e gli aneddoti. Quei dettagli che riaffiorano e mi fanno sorridere. Ho passato 48 ore al Castello di Carimate, per lo più in cucina. Ho parlato 20 minuti davanti alla platea di 90 congressisti che, alla sera, avrebbero provato l’ultima fase dell’esperienza quantica con i piatti del mio menù. Che sono fortunato. Ecco cosa penso. Che ho potuto realizzare davvero il mio menù, senza condizionamenti e senza correzioni, senza richieste e senza imposizioni. Che ho avuto la piena cooperazione di chi ha lavorato con me, dalla mia collaboratrice Ilaria Alessi, a tutta la brigata della cucina e non ultimo del mio committente Vincenzo Todisco, anima di QSL Italia. Che dire di lui? La fiducia totale che mi ha accordato mi ha caricato come un sveglia.
Ho potuto realizzare un menù ricco di sperimentazione e tecniche diverse, che è stato valorizzato dalla collaborazione di fornitori, consulenti. Così è come è andata secondo me.