A NATALE SI CENA DAL DOC.

Le serie che raccontano di medici e ospedali non so perchè, ma riscuotono sempre grande fortuna e seguito di pubblico. Sarà forse una formula scaramantica per ipocondriaci non dichiarati? In ogni caso, io ho la mia personalissima serie “d’urgenza” e, per il secondo anno, cucino per il fantastico team medico del dottor kurihara, di Humanitas. Si festeggia il Natale in arrivo, in casa del capo.

Il gruppo è affiatato, giovane, rumoroso e molto affettuoso nei miei confronti. Cosa voglio di più da un gruppo di persone che si offre di farmi da assistenti o di aiutarmi con la spesa?

Meritano il massimo, quindi ho realizzato una cena da grande spolvero! Insalata con frutta secca e camembert per aprire, ravioli di brasato con funghi, filetto alla Wellington e, per chiudere, panettone classico di pasticceria, del pastry chef Paolo Pompetti.

Un plus l’hanno dato i vini, selezionati su consiglio del mio sommelier e fornitore di fiducia Alessandro Filini.

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I 20 ANNI DI NICCOLÒ FABI

 

Di nuovo al Mavù Club per un concerto del Locus Festival, con l’incarico di sfamare e viziare un artista italiano, che ha scelto il Locus per festeggiare i 20 anni di carriera. Insieme a Michelangelo Busco, ancora una volta, per la degna conclusione del festival che porta in Puglia artisti di grande richiamo.

Ho cucinato per Niccolò Fabi e la sua band, a cui ho servito un cous cous freddo e il ceviche, pezzo forte del mio menù 2017, potato salad, insalate di frutta come spuntino di mezza giornata e, a fine concerto, il mio sushi home made.

A conclusione di questa collaborazione con il festival musicale di Locorotondo, posso dirmi felice di aver fatto questa esperienza, nata un po’ per caso, con l’amico Michelangelo Busco. Ho potuto cucinare i miei piatti, che ho servito ad artisti del panorama musicale internazionale. Mi sono sentito, umanamente e professionalmente, a mio agio a lavorare nel backstage dei concerti, dove ho legato con tutto lo staff, dalle maestranze, ai manager, fino agli artisti. Tanta adrenalina e grande soddisfazione personale.

PARTY+CHEF ALLA TENUTA 02

Piccola novità che mi ha reso orgoglioso, è stata la richiesta di organizzare una cena privata sul mio terreno. Per una volta ho giocato in casa (nel vero senso della parola) Ho preparato una cena placèe per 26 persone, con un menù vario e molto nelle mie corde. Come entrèe, ho servito ceviche con leche de tigre e due insalate estive di quinoa, una nera con crudité di verdure e una tradizionale, ma con gamberi alla thailandese. I main, invece, erano alla griglia, dove ho alternato ricette tradizionali pugliesi come le bombette, con spiedi di gamberi, per offrire varietà e accontentare tutti i palati, come era nei desiderata della festeggiata. Serata riuscita e grande soddisfazione nel constatare di aver allestito uno spazio cucina, che mi permette di gestire anche un’attività pro, con numeri contenuti, ma significativi. E’ ora di cominciare a pensare in grande e utilizzare di più il mio spazio per cene private, dal sapore un po’ bucolico.

LA CENA DEL DÜTÙR 

 

 

Dicembre sta diventanto sempre più sinonimo di cene a domicilio. Non è mai stato troppo nelle mie corde fare il private chef, ma mi sto ricredendo. Cucinare per un piccolo gruppo di persone affiatate, in una cucina a vista, affacciata sulla sala da pranzo, sentendo qua e là commenti, apprezzamenti e anche qualche domanda, mi ha regalato vibrazioni positive, che hanno molto scaldato il mio ego. Un vero brivido di edonismo me l’ha regalato la cena che ho cucinato per un caro amico, che ha da poco festeggiato un importante traguardo lavorativo. La cena era per il suo staff, per trovare un momento privato in cui scambiarsi idee, rinsaldare rapporti lontano dalla concitazione della sala operatoria. 

La serata si è aperta con finger food internazionale, per poi virare sulla tradizione che per me è il nuovo trend culinario. Ravioli di scampi e rucola in bisque di crostacei, come primo, filetto di angus, a bassa temperatura, con insalate colorate, semi e frutti rossi e, per finire, mont blanc. E buon Natale a tutti!

PARTY TIME. PRIVATE CHEF PER UNA SERATA SPECIALE

Lavorare per gli amici ha pro e contro. Tra i pro c’è che ci metti il cuore al 100%, oltre alla professionalità e poi ti senti a casa, un po’ come nelle mie serate allo Zinc, in cui mi sono sempre divertito come un pazzo. A questo giro di contro zero. Grazie Simonetta, sei la cliente perfetta.

Questa è la storia della festa di un’amica. Un anniversario importante, festeggiato a casa, con gli amici della vita, in un’atmosfera calda e informale Un bel mix. Mi è stato chiesto di inventarmi un menù per trasformare una serata tra amici in una cena gourmet, che non perdesse però l’atmosfera di intimità e di rilassatezza che era uno dei principali desiderata della mia committente.

Ecco l’esperienza che ho proposto:

Spritz dello chef
Cannoli della Magna Grecia: tartare di tonno e Tzatziki

Fagottini orientali e samosa assortiti

Chips di verdure disidratate

Pane farcito assortito e grissini artigianali
Primi
Fiore di lasagnetta ai carciofi
Gnocchi di zucca burro fuso e amaretti
Secondi
Tonno scottato con sesamo nero e uova di tobiko
Boulette di tartare di Fassona con senape all’arancio
Dolce
Millefoglie monodose con crema pasticcera e frutta fresca (che è il dolce preferito della padrona di casa).
Un grazie speciale al sommelier Michi Mamoli e a La CiecaPink per la consulenza e la fornitura del vino.