OLIO 2022: POCA RESA…TANTO ALTRO

Avete presente il vecchio detto “poca spesa, tanta resa”? Ecco, per la produzione olivicola 2022 ce la possiamo proprio dimenticare. Non sono nè il primo, nè l’ultimo a risentire dei cambiamenti climatici, del rischio malattie delle piante e dell’aumento dei costi energetici, che incidono pesantemente su tutte le fasi della raccolta e della molitura, tuttavia è il dato di fatto, di cui bisogna farsi una ragione, come riportato dagli organi di stampa.

Prime stime sull’annata olivicola-olearia 2022 con un occhio ai mercati

In tutto ciò, raccolta fatta, quantità di olive buona, resa dell’olio meno del previsto, ma comunque sufficiente e qualità, che al primo assaggio, non mi ha deluso. Ma adesso ci vuole pazienza e attendere la fase di riposo.

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SCEGLI ME!

Ho letto in un articolo di Huffington Post che la provincia di Brindisi è stata selezionata dal colosso dell’hospitality Airbnb, come hub italiano perfetto per i nomadi digitali. Sono solo due in Italia, insieme al Friuli Venezia Giulia. Ecco l’articolo. https://www.huffingtonpost.it/life/2022/07/17/news/brindisi_come_bali_e_i_caraibi_airbnb_la_sceglie_come_hub_per_i_nomadi_digitali_qui_facciamo_sea_working_dalla_barca-9857235/

Siamo in buona compagnia insieme a Bali e ai Caraibi… è un po’ la mia storia in fondo. Dal Covid in poi, ho ulteriormente rafforzato la mia scelta di slow living, stando ben attento a non diventarne schiavo. Sono frequenti le mie incursioni a Milano e in Europa per lavoro. Non rinuncerei mai a queste opportunità, che sono una finestra sul futuro e su quello che succede nel mondo, che certo non si è fermato.

Nel tempo che trascorro nella campagna brindisina, ho trovato il modo di coniugare una vita a contatto con la natura, scandita dal meteo e dall’avvicendarsi delle stagioni, con quanto la tecnologia e il digitale offrono, per lavorare e restare connessi. È nato così il mio home restaurant temporary, che vive prevalentemente nella bella stagione, grazie al perfetto mix di internet e della mia capacità di relazionarmi con le persone.

LA MAGIA DELLE ERE SOTTO GLI ULIVI

È iniziato il conto alla rovescia al D day della raccolta 2022. Dopo le potature, lo scorso anno avevo raccolto circa la metà delle olive e anche la resa era stata bassa. I frutti erano piccoli e poco polposi, a differenza di quest’anno che le piante sono cariche in modo incredibile. È ancora presto, fa caldo e serve ancora un po’ di pioggia, ma ci stiamo avvicinando a grandi passi. Nel frattempo mondiamo le piante dai virgulti che stanno crescendo alla base e che toglierebbero nutrimento prezioso e prepariamo le ere. Oltre a essere utili nella fase di raccolta, rendono il terreno ordinato e quasi magico, sotto gli ultimi tiepidi raggi di sole di ottobre.

Si capisce e che sono totalmente innamorato della mia terra e del mio lavoro?

KITCHEN 02:il concept prende forma

Mi sto dedicando anima e corpo al concept di Kitchen02| cucina contemporanea. Ho sempre avuto il sogno di un temporary di food, secondo i miei canoni. Di quelli dove cucini, ma stabilisci anche un rapporto personale con chi viene a cena. Di quelli dove si crea quell’atmosfera un po’ casa e amici, un po’ esperienza e avventura. Voglio provare a realizzarlo, rivedendo i miei preconcetti e provando a pensare out of the box. Ho tanti dubbi, ma anche un paio di certezze, tra cui la location, che è sicuramente perfetta per la mia idea di un bistrot estivo. L’altra sicurezza è l’idea di cucina, le ricette che sento mie, che rispecchiano la mia visione, la scelta delle materie prime e soprattutto la semplicità. Pochi ingredienti di qualità, cotture rapide, tante verdure di stagione dei miei orti e soprattutto colori e gusti definiti. E infine una bella presentazione, perché alla fine resto un esteta.

Ho un sito, un account in una piattaforma di social eating internazionale e il mio profilo su Italian home restaurant in pochi giorni ha fatto oltre 500 visualizzazioni. L’esta è appena cominciata, il bilancio del primo anno, si vedrà tra un paio di mesi.

LA “HIDDEN KITCHEN” ALLA ZERODUE

Finalmente è operativa la mia hidden kitchen, aperta in Puglia, alla Tenuta 02.

Dopo anni di ipotesi, idee, prove, ripensamenti, revisioni e dubbi, ho deciso di aprire “il mio ristorante”. O meglio di aprire una private kitchen alla Tenuta 02. Cosa mi mancava per farlo prima? Forse il coraggio di rischiare e i nervi saldi per superare la fase di avviamento che comporta non avere prenotazioni. E forse anche l’idea di dover lavorare da solo.

Quanto ad attrezzature professionali non mi manca niente. Oltre alla cucina di casa, in cui ho due forni, ho anche due cucine a gas professionali esterne, sotto la veranda, per cucinare live, un grande bbq a legna di ulivo, un antico forno per pianificare e, ovviamente, mille appliance tecnologiche. Insomma non avevo davvero più scuse.

E quindi ho preso coraggio, ho fatto ricerche e trovato la modalità perfetta per me, per la mia mentalità, che mi impone di essere in regola e per l’indole che desidera essere internazionale, ma a casa mia. Curiosi di scoprire la mia hidden kitchen? Per prenotare basta un click! https://eat.lc/s/a52345a

IL BELLO DELLA SCUOLA

Ho fatto un’esperienza speciale. Ho insegnato a dei bambini. Non è la prima volta che insegno, a livello professionale e di solito riscuoto un certo apprezzamento dalle brigate, ma loro sono cuochi, è il loro lavoro, è normale che abbiano voglia di fare e imparare. In questo caso si tratta di bambini delle primarie, a cui bisogna tradurre concetti tecnici in parole semplici, che li interessino e li divertano.

Abbiamo parlato della magia della farina, che con uova e acqua, si trasforma in pasta. Abbiamo imparato a usare la sac à poche, a fare i ripieni con ingredienti semplici, raccolti nell’orto. Ma abbiamo anche parlato della cucina e delle ricette del resto del mondo.

Per mezza giornata la Tenuta02 è diventata una scuola a cielo aperto, con gli orti didattici e gli animali, grazie a NUI Cooperativa di San Vito dei Normanni, che organizza tante attività para scolari per i bambini dai 6 agli 11 anni.

È andata tanto bene, che la settimana prossima si pensa già di replicare.

Scuola di cucina alla Tenuta 02

L’ANNO SABBATICO

Fine dell’anno sabbatico.

Mi ero ripromesso di non scrivere mai la parola “Covid”, su cui si sono spese fiumi di parole. Però il “C” è stata la causa del mio anno sabbatico extra large, in cui il lavoro si è interrotto per lunghissimi periodi, in cui sono stato rintanato nel mio buon ritiro pugliese. Ho ingannato il tempo libero e la solitudine lavorando sul terreno e in casa, aggiustando, piantumando, coltivando, allevando galline e preparando giardiniere. Ma cucinare sul serio, poco.

Ma ora si torna in pista con nuova energia e nuovi progetti.

A giugno si riparte con il Salone del mobile, evento clou della mia attività degli ultimi anni e in testa frulla una nuova idea: una hidden kitchen.

Mi sono registrato come host su Eatwith ed ecco il mio home restaurant che prende forma.

https://eat.lc/s/be0728b

02/STORIA DI UN TERRENO: CAPPERI

È iniziata la stagione dei capperi. La pianta è stupenda e quando fiorisce è un’esplosione. Però, per poter raccogliere i capperi, è necessario farlo quotidianamente, con costanza, evitando che sboccino i fiori. Dopo sarà troppo tardi per il raccolto. Sto cercando di essere costante, dedicando ogni giorno un po’ di tempo alla raccolta, procedendo quindi alla salagione e a preparare i barattoli. È un lavoro certosino, sotto il sole e più ne raccogli e più ne trovi di pronti.

Adoro i capperi, che mi piace utilizzare al posto del sale, nelle insalate. La precondizione è utilizzare una buona qualità di sale, magari di cava, in fase di salagione. Ne trito una manciata, senza dissalarli, per un sapore intenso e poco comune, che si unisce in un mix esplosivo con i pomodori e le cipolle di Tropea. Se si decide di non dissalare i capperi, avere l’accortezza di non aggiungere altro sale alle verdure, naturalmente!

02/STORIA DI UN TERRENO: AGLIO E PATATE NOVELLE

In questo strano anno, con la primavera perfetta, il terreno mi riserva soddisfazioni e anche qualche dubbio, che condivido con gli agricoltori della zona, per capire cosa non abbia funzionato. I peperoncini, che 2 anni fa erano un’esplosione di rosso, quest’anno neanche l’ombra. I peperoni, dopo oltre un mese, hanno messo fuori giusto qualche foglia e i cornetti invece proprio zero. Qualche soddisfazione arriva invece dalla varietà di fagiolini pugliesi, che stanno spuntando, ma sempre a rilento. I pomodori invece crescono che è una bellezza e sono già alti due spanne.

Quest’anno mi sono cimentato anche con aglio del Bangladesh, di cui faccio copioso uso e anche con le patate, così tanto per provare. Sarà la fortuna del principiante, ma ho raccolto le patate novelle e anche un bel po’ di piccole teste d’aglio.

02/ STORIA DI UN TERRENO

Ogni giorno che passa, in questa quarantena pugliese, ormai agli sgoccioli (speriamo), scopro che sono proprio un cuoco votato all’agricoltura. Non ho rinunciato a cucinare, in questo periodo, ma ho trovato sano, per me, limitare l’attività di cucina, forse per non pensare troppo a questo fermo macchina, proprio ora che la cucina italiana era all’apice del successo e stava raccogliendo sempre maggiori consensi internazionali. Messa, parzialmente, da parte la cucina, devo ammettere che i lavori agricoli e manuali hanno riempito le mie giornate e rasserenato il sonno. Ho imparato tantissimo, ho letto e studiato. Ho fatto pratica, ho sbagliato, ma ho anche ottenuto incredibili piccoli successi.

La novità di quest’anno è una vigna microscopica, che ho piantato, accanto ai pomodori, ho costruito i tralicci con le mie mani, piantato e curato ben 3 barbatelle. Dopo quasi due mesi sono cresciute e si sono rinforzate, hanno messo le foglie e sono spuntati i primi micro grappoli, grandi come un pollice. Devo inforcare gli occhiali, per distinguere gli acini. Mi sono studiato la composizione del terreno, gli addivi naturali da aggiungere, i sistemi non chimici, per proteggerle dagli afidi e ho imparato a dosare l’irrigazione. Insomma, se la tendenza è questa, per agosto potrei mettere in tavola la mia prima uva.