Sono pronto per la semina. Il semenzaio, con 137 slot di pomodori è finalmente germogliato. In queste settimane, che sono state calde e soleggiate di giorno, ma ancora fredde di notte, ho preferito non rischiare di vanificare tutto il lavoro e ho organizzato una serra nel bagnetto di servizio, che ha un perfetto microclima, con il sole diretto dal lucernario e la giusta umidità e temperatura.
Un’ altra miglioria che ho progettato è un sistema di paletti intrecciati, piantati nel terreno, in prossimità delle piantine, che serviranno da tralicci per far arrampicare i pomodori, i carosello, i barattieri e le altre verdure.
Con questo sistema sarà molto più facile la raccolta dei pomodori e la manutenzione delle piante. Una volta tolte di mezzo le erbe infestanti, sarà semplice l’eliminazione del secco e quindi la raccolta delle verdure giunte a perfetta maturazione. E si preserva anche l’aspetto estetico dell’orto, ordinato quasi da sembrare un colorato giardino pensile.






























Ci siamo. L’olio c’è. La raccolta è stata discreta, in termini di quantità. Ho raccolto prima della pioggia, con le olive ancora verdi. Questo si traduce in bassa acidità, e olio vivo. Le analisi parlano chiaro, siamo a 0.6 di acidità e circa 450kg di olio nuovo, a dimora, per un paio di settimane, in attesa dell’imbottigliamento, in latte di acciaio. Questa fase di riposo serve a far depositare il fondo. Una parte delle olive sono ancora sulle piante, purtroppo, ma nulla è ancora perduto. Il piano è di fare una seconda raccolta entro un paio di settimane, attendere che il mercato richieda olive, che in questo momento invece abbondano e venderle al miglior prezzo di mercato, oppure produrre altro olio. Mi aspetto un olio profumato, alla vista di un verde tendente al giallo, dal gusto leggero, ma aromatico, con sentori di camomilla, da gustare a crudo.



