Con il passare del tempo, anche il mio isolamento felice scricchiola un po’. Il tempo passa lento e le preoccupazioni per il lavoro fermo, non mancano. Ottimismo per la stagione estiva? Sì e no. Non voglio farmi troppe illusioni, ma nemmeno deprimermi. So benissimo quanto poco aiuti andare in panico. So, per esperienza, quanto la lucidità, l’umore alto e l’ottimismo possano aprire strade, dove ci sono solo ostacoli. Quindi continuo a curare l’umore con quanto di bello offre la natura, che non ho mai sentito tanto mia, come in queste settimane. Il lato positivo di questo isolamento forzato è che ho la scusa buona per godermi il mio terreno, senza sensi di colpa. E intanto anche la primavera è arrivata, le piante sono in fiore e, armato di zappa e vanga, cerco di ingentilire vialetti e aree coltivate, con bulbose perenni e fiori, con il vantaggio di tenermi un po’ in allenamento e contrastare l’imbolsimento da quarantena.

Mi arrangio con quello che ho potuto reperire nelle rarissime incursioni in paese, per riempire la cambusa, per questa lunga solitaria. Ho potuto anche ricevere un rifornimento di stallatico e ammendante di pecora per gli orti, che mi è stato scaricato al cancello e ho trasportato a cariolate per i 100 metri del vialetto. Però niente vivaio e niente piantine per gli orti. Non per ora. Dovrò ricorrere al mio mio semenzaio e partire da zero.




Intanto continuo a fantasticare sui fiori estivi e immaginare il risultato finale, che potrò godermi con le persone che amo. Male non può fare. E poi ho delle nuove idee e dei progetti professionali, che spero diano qualche frutto, anche in questa estate bisesta.
⚘🙌