Da quando ho dato una concretezza all’idea di un brand di prodotti di mia produzione, ho dovuto anche rivedere la semplicità dei miei orti salentini. Per quello che producevo, mi bastavano alcune centinaia di metri a pomodori e altrettanti di altre verdure. Ma il lato estetico era secondario. Ora che ho ampliato la produzione, il mio terreno da solo non mi basta più, quindi ho deciso di trasformarlo in una vetrina della mia attività, dove sia possibile verificare il metodo di produzione e vederne i progressi. Devo, però, mettere ordine, meno effetto cascina, più organizzazione, efficienza e ottimizzazione. Quindi, in inverno, ho fatto spostare le piante da frutto, creando un mini frutteto, al momento con piante molto giovani e la prossima stagione lo implementerò, spostando anche il nocciolo e il mandorlo. E in mezzo ai filari di piante, per ora seminerò i pomodori. Infine, di fronte a casa, sto facendo realizzare dei cassoni in tufo, che mi permettano di mettere ordine nelle colture, facilitare l’irrigazione, ottimizzando il consumo idrico e avere una bella vista ordinata di verdure lucenti e colorate, proprio davanti alla cucina. Questa scelta è un ulteriore impegno economico, che non mi è indifferente, ma è anche una gran passo avanti verso il completamento del mio progetto. E non è tutto qui. Altre idee mi frullano in testa.
