Riflessioni sparse dopo un semestre a contatto con la natura, senza junk food, riempiendomi il naso dell’odore della terra, gli occhi dei colori brillanti dei pomodori e dei peperoncini, della frutta e delle olive, davvero maturati al sole. Lo si sente nell’aria. È il momento di rispolverare le ricette della tradizione, i grandi classici, quei piatti che, alla fine, abbiamo nel cuore e che, in fondo, sappiamo che non ci stancheranno mai. È questione di tornare ai fondamentali, di mettere in secondo piano il finger food, gli accostastamenti stravaganti, le tecniche border line. L’innovazione è valorizzare la materia prima, è esaltare il gusto naturale del cibo, saperlo mettere al centro della scena. Innovazione è non storpiare il risotto, ma renderlo ricco e contemporaneo.
Pubblicato da UNA BARBA IN CUCINA
Milanese gipsy, innamorato della Puglia, metto radici solo in cucina. Fare lo chef è la mia vita, la mia passione, il mio hobby e il mio lavoro. Mostra tutti gli articoli di UNA BARBA IN CUCINA
complimenti come sempre