Sono stato molto positivamente sorpreso da LE CHEF THAI. Piccolo, su due piani, con cucina a vista aperta e cuoco Thailandese molto sorridente e straordinariamente alto. Ho scelto un tavolino sotto la cucina, per curiosare meglio e per interloquire con il cuoco, con l’idea di carpire qualche piccolo segreto nel dosare gli ingredienti o nel dare gas, per assorbire lo stile delle sue movenze orientali. Il dialogo è risultato quanto meno surreale: lui nel suo francese in salsa thai, io in un mix di anglo-franco-italiano. Ma alla fine della cena ci siamo salutati con calore e molti inchini, come si conviene a dei colleghi. Nel cucinino ho notato il wok sulla fiamma libera a 30kw, che si aziona a pedale, proprio come in Thailandia.
La carta comprende la papaya salad, con peanuts a profusione, un delicatissimo Pad Thai, noodles, riso saltato e una serie di patti a Wok e, per chiudere, desserts tradizionali di riso e latte di cocco e frutta fresca, spolverata di sesamo. E poi Singha a fiumi. La papaya salad era fantastica, il Pad Thai assolutamente autentico e il wok di salmone con verdure fresche un’esplosione di gusti e piccantezza.
Porzioni generose e sapori autentici, profumi intensi e perfino l’altarino all’ingresso, facile farsi trasportare in Thailandia, nonostante l’umido del novembre parigino.