Non so bene descrivere la tensione che si accumula alla vigilia di un evento, quando si affollano tutti i dettagli da sistemare e le prove tecniche da fare e rifare. La gestione della cucina e la collaborazione con la brigata con cui lavorerai comporta sempre grande diplomazia, per creare in poche ore l’affiatamento perfetto. Negli eventi one shot, vai in scena. Ogni volta è un debutto e per forza “buona la prima”!

Dopo mesi di sopralluoghi, telefonate, e-mail, messaggi e whatsapp, discussioni e confronti, spesso anche accesi e incomprensioni varie, arrivi alla vigilia dell’evento e ti sembra impossibile che arriverai vivo al day after. Sai che con quel menù e quella cena ti giocherai tutto: la reputazione, il rispetto, il successo e l’euforia del cliente e anche un po’ di futuro. Non c’è la prova generale. La giornata è interminabile e per forza d’inerzia, di nervi e adrenalina arrivi alla fine. E solo allora molli gli ormeggi. E solo allora capisci che non vorresti mai fare altro lavoro al mondo.
Nel video la storia di uno degli eventi più belli a cui ho lavorato: Quantum leap per Qsl Italia.

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