È arrivato il momento della verità. Dopo oltre due settimane, a riposo nei fusti, è arrivato il giorno tanto atteso. È il momento dell’assaggio e della degustazione dell’olio Zerodue 2019.
Gli amici e i clienti fidelizzati hanno mandato ordini, sulla fiducia e attendono, con pazienza (infinita), l’arrivo delle lattine. Mi rendo conto che stare dall’altra parte è diverso. Siamo abituati al tutto e subito, a comperare all’Esselunga qualunque cosa vogliamo. Invece, da questa parte della barricata, dalla parte della natura, mi sto abituando a questo slow living. I tempi li decidono la natura, il meteo, il tempo di maturazione necessario, la fertilità del terreno, l’assenza di parassiti e malattie.
Ma oggi, oggi ci siamo. Ho spillato il primo olio, in un vasetto di vetro trasparente, sotto il sole un po’ opaco, ormai quasi invernale, ma ancora tiepido.
L’olio 02 si presenta denso e torbido al punto giusto, ancora “vivo” come si dice in gergo tecnico. Questo significa che lascerà ancora un po’ di deposito sul fondo delle lattine. Il segreto gourmet: utilizzare questo deposito, una volta finito l’olio, per una bruschetta super golosa.
Carta di identità dell’olio evo zerodue:
Colore: verde chiaro brillante, con riflessi oro.
Acidità: 0.6
Bouquet: fruttato dolce, con sentori di mandorla e camomilla.