SHOW COOKING POCO COOKING, MOLTO SHOW

Ultimamente mi stanno ingaggiando spesso per realizzare show cooking, che siano efficaci strumenti di comunicazione aziendale anche B2B, più che mero esercizio di stile in cucina. Tant’è che per Ipack-Ima2018 ero impegnato su due fronti: per Siemens, nell’area macchine per pasta e bakery, a pranzo e nel padiglione dedicato innovazione e materiali di confezionamento, nel pomeriggio. Seppur con approccio diverso, il comune denominatore era l’uso della cucina, in modo più o meno virtuale, come strumento per comunicare l’innovazione tecnica. Sto diventando sempre più esperto di questo strumento e scopro, a ogni nuovo lavoro, nuove potenzialità espressive.

L’uso delle tecniche di cucina e di appliance, con sofisticate prestazioni, per esempio, è stato un assist per rendere il concetto di innovazione e prestazioni dei materiali di confezionamento, tanto tangibile da sentirne il gusto. Per l’istituto Italiano Imballaggio ho applicato il concetto del trasferimento tecnologico, cucinando sotto vuoto a bassa temperatura. Dalla demo alla degustazione il passo è stato semplice come un bicchiere di bollicine gelate. E lo stand era magicamente pieno anche a fine giornata.

SHOWCOOKING PER TUTTI I GUSTI

Milano è la città degli eventi globali. La prossima settimana debutta Innovation Alliance, una sorta di accordo fra manifestazioni fieristiche che spaziano dal packaging alla logistica, fino alla stampa, passando per le macchine da pasta e di confezionamento, talmente grande da occupare l’intera superficie di Rho Fiera

Superfluo dire che ci sarò. E ci sarò alla grande con un doppio incarico. Infatti presidierò il settore packaging, con il mio storico cliente, per cui realizzerò uno show cooking con degustazione dalle 16.00 a chiusura dei Padiglioni. A pranzo invece sarò nel settore pasta e dovrò realizzare alcune mie ricette, a tema tecnologia, con la pasta. Si prevede di servire circa 80 pasti, a pranzo, tutti i giorni di fiera.

IL MIO SALONE DEL MOBILE CON HOOVER

Dopo anni di fuorisalone, lavorando in eventi a contatto con il pubblico del design, quest’anno, ho lavorato dalla parte B2B. Hoover e Bonsai Ninja, mi hanno coinvolto per il lancio di KEEPHEAT, un forno innovativo che permette di conservare a caldo. La presentazione ufficiale è avvenuta a EuroCucina, per il Salone del Mobile, dove ho realizzato numerose demo con degustazione, per operatori internazionali. Mi hanno incaricato di realizzare una media 3 show cooking, al giorno, proponendo varie ricette internazionali. Piccolo dettaglio di costume, questa avventura ha avuto come teatro 1200 mq di stand super tecnologico, altri due Chef del calibro di Phlippe Rogé (Ambassador del top brand Rosiere) e Cristiano Tomei e forse un centinaio di persone, tra hostess, salsesman e top management del gruppo Candy. Tensione e adrenalina sono state le mie compagne di vita, durante questa settimana, in cui tenere il ritmo costante e la cucina sempre attiva, è stato tanto impegnativo, quanto appagante. Una di quelle esperienze che ti fanno prendere consapevolezza di energia e professionalità che forse avevi sottovalutato. Ma quando un marchio prestigioso come Hoover si affida a te per trasmettere, agli operatori di mezzo mondo, i valori della marca, l’autostima lievita come un soufflè.

 

KEEPHEAT HOOVER INNOVATIVO PER VOCAZIONE.

Nella mia mentalità, la parola innovazione è una specie di mantra. Fermarsi nella propria confort zone, è sicuramente comodo e rassicurante, ma non è avventuroso, non facilita il processo creativo, non fa evolvere. Nel 2017, per lavoro, ho incontrato Hoover, top brand del Gruppo Candy. Che sia stato amore a prima “innovazione”, è facile da intuire, visto che, oggi, sono a EuroCucina, al Salone del Mobile a raccontare, con demo e degustazioni, l’ultima pazzesca novità dell’azienda: KEEPHEAT, primo e unico forno progettato anche per conservare. Incredibile, no? Grazie alla tecnologia brevettata Exever™, KEEPHEAT cuoce e conserva il cibo al caldo, a 62 o 70 gradi, a seconda dell’alimento, mantenendolo “ready to serve” in qualsiasi momento. L’industrializzazione di questa appliance è frutto di importanti investimenti in ricerca e sviluppo ed è stata sviluppata in collaborazione con ricercatori dell’Università di Parma.

KEEPHEAT è stato, inoltre, progettato per realizzare un sistema di cottura professionale delle pietanze, a bassa temperatura. Con questa tecnica, vengono preservate, al meglio, le proprietà organolettiche del cibo e si ottiene una cottura perfetta delle pietanze.

Mi sto divertendo come un bambino…. mai più senza.

PARTY+CHEF ALLA TENUTA 02

Piccola novità che mi ha reso orgoglioso, è stata la richiesta di organizzare una cena privata sul mio terreno. Per una volta ho giocato in casa (nel vero senso della parola) Ho preparato una cena placèe per 26 persone, con un menù vario e molto nelle mie corde. Come entrèe, ho servito ceviche con leche de tigre e due insalate estive di quinoa, una nera con crudité di verdure e una tradizionale, ma con gamberi alla thailandese. I main, invece, erano alla griglia, dove ho alternato ricette tradizionali pugliesi come le bombette, con spiedi di gamberi, per offrire varietà e accontentare tutti i palati, come era nei desiderata della festeggiata. Serata riuscita e grande soddisfazione nel constatare di aver allestito uno spazio cucina, che mi permette di gestire anche un’attività pro, con numeri contenuti, ma significativi. E’ ora di cominciare a pensare in grande e utilizzare di più il mio spazio per cene private, dal sapore un po’ bucolico.

PANINO GOURMET DA MILANO A MONOPOLI

Franco Pavone, titolare del centralissimo Vini&Panini Lab, locale di grande successo di Monopoli, mi ha chiesto di fare una special night con un cooking show. Mi ha chiesto di realizzare live, per i clienti  a cena due “special” fuori menù. Il 2017 è l’anno del panino, versione gourmet, al punto che a Milano hanno aperto anche un’accademia, che eroga corsi di formazione professionale, per i futuri cuochi, specialisti del panino italiano. Le mie proposte per la serata da Vini&Panini Lab sono state due preparazioni, rispettivamente di pesce e di carne, che ho perfezionato negli ultimi mesi, lavorando in Puglia. Ho preparato un panino con insalate fresche e croccanti e ceviche, con cipolla rossa di Tropea e uno con filetto di Angus, cotto a bassa temperatura e poi grigliato, servito con riduzione di funghi e negramaro. Dato che il pane ricopre un ruolo determinante, per la buona riuscita di un panino, ho chiesto al forno Simeoli di San Vito dei panini con lievitazione di 48 ore. I clienti hanno apprezzato e i miei special sono finiti tutti.

Un ringraziamento ai ragazzi dello staff che mi hanno supportato col sorriso e al fotografo, che ha realizzato le foto pubblicate.

MEDITERRASIAN DINNER IN MASSERIA

Che ci fanno insieme un brillante direttore di teatro e festival musicali, sua moglie creativa signora della buona società fasanese, uno chef di Milano e una giovane coppia proprietaria di una bella masseria della Val d’Itia? Con una fitta rete di telefonate, riunioni e messaggi hanno ideato, organizzato, cucinato e servito una cena per 30 persone, per un gruppo di Sudamericani, in viaggio in Puglia e ospiti della masseria San Velletri. Quando si dice il gioco di squadra, tra persone con affinità elettive, che si sono conosciute con i classici 6 gradi di separazione, da fare invidia al giovane Holden, quella cena è stato gioco di squadra e di cuore. Volete sapere se sono a mille? Si, sono a mille. Intanto matrimonio sudamericano batte matrimonio pugliese 1-0. Si perchè i nostri Peruviani, si sono dati appuntamento in Puglia per le nozze, con amici e parenti, arrivati dagli Stai Uniti ma anche dalla Svizzera. E hanno voluto organizzare una cena speciale prima della cerimonia. Io ho ideato e cucinato un menù di 8 portate, combinando molti dei piatti che amo cucinare, compreso il ceviche, che mi ha fruttato extra complimenti… 

Questa cena è stata l’essenza del bello del mio lavoro, un mix and match di internazionalità, di capacità professionali e personali, di generosità e di creatività. Special tribute a Caterina e Michelangelo Busco, che hanno classe innata in abito da sera cone in grembiule da cucina. Grazie a Michele e Maria Grazia, proprietari della Guest House San Velletri e committenti che ti fanno vivere il lavoro con serenità.

Guest House San Velletri http://www.sanvelletrihouse.it/#1

 

 

PRIVATE CHEF PER I BONOBO (HO DETTO B O N O B O!)

 

Al Mavù Club, domenica sera, hanno suonato i BONOBO. Il calendario del Locus Festival è all’altezza della sua fama, che travalica i confini pugliesi e porta a Locorotondo band di fama internazionale. Per uno strano combino del destino, ho avuto l’opportunità di cucinare per la band e assistere alle prove dal backstage, con l’amico Michelangelo Busco,  direttore del Teatro Forma di Bari. Giornata di gran soddisfazione personale, in cui ho realizzato un menù snello, adatto anni pranzo energetico, ma leggero, dai sapori esotici, che comprende friselline con caviale di melanzana e cous cous vegan, insaporito con un mix di spezie marocchine.

Guarda il programma del Locus Festival http://www.locusfestival.it/site/?portfolio=bonobo

 

MILANO FOOD CITY

MILANO di nuovo capitale del food. Un mini expo è in arrivo per l’inizio maggio, in concomitanza con due eventi business di portata nazionale: la fiera TUTTOFOOD e il programma di conferenze SEEDS&CHIPS, per il quale il mio blog è stato accreditato. Di argomenti interessanti ce ne sono tanti all’ordine del giorno, ma di tutti non vorrei perdermi l’intervento di Barak Obama. E poi dal 4 all’11 maggio la città si popolerà di eventi, come durante la settimana del design. Se questo “fuorisalone” dedicato al cibo riiscirà a eguagliare l’originale del design mon so dirlo, ma lo spero davvero. E intanto sarò a Milano a osservare e parteciperò agli eventi business in fiera e andrò a curiosare a qualche evento in città tra cui l’aperitivo organizzato da Accademia del panino Italiano.  

MESSICO IN ALTO SALENTO. 

Le mie due settimane in Alto Salento, che ho programmato di dedicare, principalmente, al mio terreno e ai lavori, in vista della nuova stagione, si stanno rivelando molto più densi di impegni del previsto. Ero partito con l’idea di rilassarmi e staccare la spina, con i pensieri dell’ultimo periodo e, invece, sono già testa e mani nel lavoro. Mi hanno chiesto di fare una one night di cucina messicana all’Old Porter, pub aperto a San Vito la scorsa estate..Data la tipologia di locale, con una notecole scelta di birre, ho.proposto un menù classico a base di chili burger e tacos di gamberi, con giacamole a pioggia e alcune delle mie salse. 

Tutto prenotato e abbiamo fatto quasi un intero secondo turno, finchè non siamo andati out of stock con le materie prime. E con questi dati, mi concedo un meritato calo di adrenalina e un sabato sera da cliente.