Seconda metà di un torrido luglio, villa nel verde alle porte di Milano, location perfetta per una cena privata per pochi intimi. Questo è lo scenario di una cena che ho progettato e gestito, a distanza, grazie ai miei collaboratori. Mi sono occupato, come sempre, degli accordi con la cliente e definito i dettagli, le ho proposto il menù e insieme l’abbiamo personalizzato, in modo che rispecchiasse il mood della festa e il carattere della committente. Mi sono occupato degli ordini degli allestimenti e di definire i dettagli della spesa, mentre Mimmo ha cucinato materialmente la cena e, insieme a due camerieri, ha gestito l’intero evento. È stato un perfetto gioco di squadra, che ha funzionato alla perfezione, nonostante la mia ansia da prestazione, a distanza di 1000 km. Dato che sul lavoro sono un maniaco del controllo, ho voluto seguire anche gli acquisti, ma soprattutto gestire il rapporto con la cliente, la cui soddisfazione è, per me, più importante di qualsiasi compenso.
Pubblicato da UNA BARBA IN CUCINA
Milanese gipsy, innamorato della Puglia, metto radici solo in cucina. Fare lo chef è la mia vita, la mia passione, il mio hobby e il mio lavoro. Mostra tutti gli articoli di UNA BARBA IN CUCINA