Dopo mille occasioni saltate – per lo più per futili motivi, tipo lavoro – finalmente mi godo una cena da TRIPPA Milano. Non so perché mi capitano sempre avventure surreali, ma se devo dare un voto all’esperienza, è un bel 10 tondo e pieno, come la pancia che mi ritrovo…. Intanto, appena entro, incontro una persona che riconosco, ma che non so collocare nello spazio. E viene fuori che lui riconosce me. È di San Vito dei Normanni, come un altro ragazzo in forze nel locale. Il mio terreno, dove produco il mio olio 02, è giusto a San Vito. Viene fuori che, due anni fa, hanno cenato da me, durante un evento, a cui ho collaborato. E scopro che c’era anche Diego Rossi. Beh, sarà che la vita è strana, ma mi sento già a casa. Poi arriva anche l’amico sommelier Michi. La serata dell’assurdo raggiunge l’apoteosi. La cena? Ah si, ho anche cenato. Benissimo. Menù strepitoso, contenuto, connotante, personale e con qualche fuori menù indimenticabile, come il midollo. Assaggio tutto quello che posso, Pietro mi mette da parte le specialità da provare e, intorno al nostro tavolo, si crea la solita gazzarra. Le creme di verdure sono una nuvola, la carne supersonica, le tecniche dello chef Diego Rossi, che ve lo dico a fare? Il consiglio del cantiniere azzeccato e il conto? una piacevole sorpresa. E poi si festeggiava un compleanno e tutti si sono profusi in piccole gentilezze spontanee, che ti fanno capire perchè questa “trattoria chic” sia sempre sold out. Evviva Trippa!