RIGENERA SMART CITY. THE DAY AFTER

Menù tutto pugliese, con le mie solite incursioni correttive, a innovare la tradizione, ma senza mai stravolgerla, quello che ho cucinato, senza sosta, fino a tarda notte. Con il sottofondo battente di una batteria a palla, il suono graffiante di un basso e il ritmo del diluvio universale, che si è abbattuto venerdì pomeriggio sul barese, ho prodotto orecchiette a pioggia, cous cous e riso venere, poi vasche di barattieri e zenzero, secchi di polpette di pane alla menta, crocchette, arrosticini e bombette. E per non farci mancare niente sono andadti via anche decine di polpi, alla gallega o in catalana, verdure e frutta a cassette. I numeri di questi festival sono importanti. Solo venerďi abbiamo sfamato 170 persone, tra artisti, tour manager e staff. Sebbene fossi lo chef dedicato agli artisti, una kermesse di tale portata, con tante band e dj che si sono alternati, giorno e notte, su due enormi palchi speculari, ha richiesto acquisti mirati, un’organizzazione svizzera ma creativa e un menù studiato in dettaglio, perché i buffet e il backstage dovevano essere sempre riforniti di cibi freschi e vari.

Missione compiuta. Passo e chiudo gli occhi …. per una settimana!

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