Nuovi progetti all’orizzonte, tutti da definire, ma la fase scouting è già partita.
Studio il mood, del “posto” e dei posti. Sembrerà forse una cosa strana, ma il posto lo devo sentire, devo farlo mio, quindi ci vado, più e più volte, in momenti diversi. Ne assorbo le vibrazioni. Ho fatto la stessa cosa anche quando ho comperato il mio terreno in Alto Salento. Andavo a guardarlo e a respirarne l’aria.
Poi c’è la fase meno romantica, ma forse più divertente. Guardare, studiare e provare gli altri posti, quelli nuovi, quelli che funzionano, che sono interessanti, con un bel decor, sempre prenotati, dove si mangia bene. Cerco di cogliere il loro fattore C. Perché poi alla fine è business. Il locale deve funzionare.
Con i miei inviati (non all’Havana), ma a Roma, abbiamo testato il Pastificio San Lorenzo, in zona Tiburtina. Atmosfera, arredamento, gentilezza autentica, ecco cosa ci comunica questo posto. Lo stile è contemporaneo, con dettagli un po’ anni 50, con le piastrelle bianche rettangolari, i divani e i tavoli spaiati, il tutto molto curato e di gusto. La formula pranzo è interessante: prezzo fisso, a buffet. Propongono un’offerta varia, con una scelta ampia di piatti vegetariani, primi piatti della tradizione romana (amatriciana) e secondi di carne sfiziosi, come la cotoletta, nella variante di pollo e le patate al forno con la buccia. Una proposta interessante è la caprese con mozzarella e pomodori secchi. Si conclude con proposta di mini dolci al cucchiaio tradizionali e macedonia di frutta in coppa martini. Good Vibes? Si, good vibes da Pastificio San Lorenzo.
Fotografie di Giacomo Canali.