SUL SET: IL BREAKFAST PAKISTANO VA IN SCENA A MONOPOLI

E si ritorna sul set, in quello strano micro cosmo fatto di hotel improbabili, di location nell’isola che non c’è, di cene a prezzo fisso, per stare nel budget, di riunioni fiume fino a tarda notte, di sveglie – con comodo – alle 5 di mattina, di reference che cambiano all’improvviso, di clienti più o meno indecisi, di scene che saltano, di macchine cariche a dismisura, di quantità di cibo che neanche in una guerra nucleare, di casting ai croissant, di ore piccole al lavoro, di risate, tante risate con la troupe.

Con Pharos film, si gira, per un cliente pakistano, un breakfast con assaggi. Si deve cucinare sul serio. Tra le reference ci sono anche alcuni dolci locali come il Kheer, un pudding di riso e latte molto speziato. E chi potevano ingaggiare con certe ricette? Si gira con gli amici di una vita, quelli con cui condivido centinaia di aneddoti assurdi, di quelli che dopo anni e anni ti fanno ancora ridere sguaiatamente.

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SHOOTING OH YEAH

Toccata e fuga a Milano per uno shooting, con un regista, con cui avevo lavorato per il film per il padiglione azero di Expo2015. A volte ritornano! Era stata una grandissima sfida, stravinta con un team di grandissimi professionisti e con effetti speciali a pioggia.

A questo giro, nuovo cliente e nuova casa di produzione, insieme alla mia assistente Ilaria.

Era lo shooting per il commercial di un prodotto tecnologico, per il mercato home. E i piatti di scena sono i miei.

Nonostante non conoscessi il team della casa di produzione, è scattata l’intesa e dopo una riunione di qualche ora, avevamo le idee chiare. La giornata di preparazione è stata intensa, ma molto proficua, segnata da continui scambi con il cliente, a cui ho sottoposto le prove di impiattamento, ricevendo prontamente il feed back. Questa armonia ha facilitato e velocizzato la giornata di set, che è filata liscia come raramente accade.

OGGI SH(C)OO(K)TING

Altra incursione milanese lo scorso maggio, in attesa dei lavori sul terreno delle Tenuta02. Devo pur lavorare! In realtà anche la produzione agricola è un lavoro e anche fisicamente impegnativo, almeno quanto quello di cucina. Solo che al momento sono ancora nella fase investimento e fatico a vedere la luce fuori dal tunnel  (leggi soddisfazione economica). Ma nel frattempo devo comunque guadagnare. Non si vive di soli sogni. A volte ci sono lavori che sono qualcosa di più. Danno energia, esauriscono fisicamente e psicologicamente, ma nel contempo ti danno quella scossa adrenalinica che ti fa capire che puoi spaccare il mondo. A maggio ho girato un commercial di Rowenta, per Mediaset. Sul set tanti amici di sempre, il regista Gian Abrile, che mi conosce da quando sono bambino e tante altre persone della troupe. Giorni intensi, ma giorni felici. Ottimo anche prodotto su cui abbiamo lavorato, che mi ha reso semplice il mio compito. 

MOTORE..AZIONE..SI GIRA MSC CROCIERE

Sbarcato da 2 settimane da MSC Splendida, ho da poco smaltito l’adrenalina, accumulata mentre abbiamo girato una seire di film di MSC Crociere. In 5 giorni, transfer inclusi, abbiamo girato abbastanza materiale per 5 film, per un totale di oltre 100 piatti preparati. Il mondo della produzione è sempre eccitante, se non ti spaventano la media spudorata di ore giornaliere di lavoro e la continua tensione, che ti tiene sveglio, anche quando senti la testa che ti ciondola avanti e indietro, che si è fatta quasi mezzanotte e sei ancora lì, con i piatti di scena che si accunumulano. Il che non è buon segno, vuol dire che il lavoro non è finito.  Il lato positivo, invece, è la complicità che si crea sul set, i legami umani, che si stringono in pochi minuti, con persone di nazionalità, lingua e culture diverse. Quando il set è una nave da crociera, che trasporta circa 3.000 passeggeri e più di 1.300 membri di equipaggio, che brulicano su 18 ponti, la capacità di adattamento, di trovare il tuo posto in quel microcosmo, è la dote numero uno, per trovare il tuo equilibrio e diventare un meccanismo, perfettamente oliato, di quel complesso e fragile ingranaggio. Il tutto rubando foto di scena con lo smartphone, perchè anche quando sono super concenttato, non rinuncio ad osservare l’umanità che mi circonda. Ma l’ho già detto che amo il mio lavoro? Beh si il bilancio è sempre positivo, la soddisfazione forte e bello il lavoro di squadra.